PILLOLE PER LA MENTE 2022

PILLOLE PER LA MENTE 2022

LE EMOZIONI: IL PUNTO DI VISTA DEGLI UOMINI

5 incontri online per esplorare le emozioni: il punto di vista degli uomini

Gli incontri possono essere seguiti in diretta streaming su Youtube e sulle pagine Facebook BrainCircle Lugano BrainCircle Italia.

Ogni mercoledì alle 18:00 dal 9 marzo al 13 aprile 2022
Un progetto di BrainCircle Lugano e BrainCircle Italia

 A cura di Clara Caverzasio e Viviana Kasam

Gioia. Tristezza. Passione. Sorpresa. Disgusto. Amore. Rabbia. Paura. 

Le emozioni sono una parte essenziale della vita di tutti noi, condizionano pensieri e azioni, guidano i nostri comportamenti. Influenzano il modo in cui ragioniamo, così come tutti gli ambiti della nostra vita: dalla salute alla scuola, dai tribunali all’arte, dalla politica allo sport, all’economia. Eppure, fino a non molti anni fa le emozioni erano considerate poco più che un intralcio alla razionalità, un handicap squisitamente femminile. Ora grazie alle neuroscienze sappiamo che al contrario, le emozioni dipendono dalla mente piuttosto che contrapporsi ad essa, e ricoprono un ruolo di grandissima importanza sia nell’evoluzione, sia nei processi formativi e cognitivi. Di fatto, la capacità di esprimere e di sentire delle emozioni, non solo rende le nostre vite più piene e colorate ma è indispensabile per attuare dei comportamenti razionali.

Giunti a metà del viaggio intrapreso con Emotions, il BrainForum itinerante sulle emozioni dedicato alle donne scienziate (www.emotionsbrainforum.org), con questa nuova serie di Pillole vogliamo dare voce anche all’altra metà della scienza, quella maschile.
E lo facciamo con alcuni nomi di spicco delle neuroscienze e non solo, scienziati ed esperti di fama internazionale che racconteranno le più innovative ricerche sulle emozioni.

Gli organizzatori ringraziano Banca Stato per il prezioso contributo che ha reso possibile l’evento. 

Il programma:

Mercoledì 9 marzo, ore 18:00

Cuore e cervello: un dialogo insospettato
“Il cuore – si dice- ha le sue ragioni che la ragione non conosce”, un detto che acquista un nuovo significato alla luce delle ultime scoperte

Stefanos Demertzis, direttore scientifico e primario chirurgia del Cardiocentro della Svizzera italiana Lugano, prof all’Unversità di Berna e all’USI

Mercoledì 16 marzo, ore 18:00

La rivoluzione delle emozioni                                                                                                                            Le emozioni: da intralcio alla razionalità, o disturbo da reprimere, a oggetto di studio della ricerca scientifica che ne mette in luce la complessità e l’importanza fondamentale per il nostro benessere e la nostra stessa ragione

David Sander, direttore del Centre interfacultaire en Sciences Affectives  CISA (Università Ginevra) e Marcello Mortillaro, Capo dell’Unità di ricerca di Scienze affettive applicate del CISA

Mercoledì 23 marzo, ore 18:00

Educare le emozioni? Le vie dell’Asia (India e Giappone)                                                                               Il cervello, la mente? Vanno educati, è ovvio. E le emozioni? In Occidente si pensa che sia impossibile! Per gli Orientali invece, l’organo del pensiero non è il cervello, ma il cuore, abitazione pure di altre facoltà, E il cuore si può educare.

Giuliano Boccali, indologo, già professore presso l’Università Cà Foscari Venezia e Università degli studi Milano

Mercoledì 30 marzo, ore 18:00

Cosa dicono di noi le emozioni degli animali                                                                                                   In che misura il mondo emotivo degli animali a noi più vicini, è simile al nostro? E cosa ci può dire della nostra evoluzione e del nostro modo di considerare gli altri esseri viventi?

Giorgio Vallortigara, professore di Neuroscienze presso il Centre for Mind-Brain Sciences dell’Università di Trento, di cui è stato anche direttore

Mercoledì 6 aprile, ore 18:00

La mente vagabonda
Chi di noi non ci ha mai fatto caso? tutti noi maciniamo pensieri in continuazione, anche quando non ne siamo consapevoli; ma come è possibile che a questo vagare per lo più inconsapevole da un pensiero all’altro il nostro cervello dedichi fino al 47% della sua attività?

Moshé Bar, neuroscienziato, Direttore del Cognitive Neuroscience Laboratory at the Gonda Multidisciplinary Brain Research Center presso la Bar Ilan University, Tel Aviv

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Con il supporto incondizionato di Banca Stato