6, 13 e 20 novembre 2023 – ore 19:00, dibattito e film
Dopo il grande successo degli scorsi anni, torna a Lugano la Rassegna Cervello&Cinema, grazie al generoso supporto di Banca Stato. Una formula consolidata, tre serate a ingresso gratuito, tre grandi film che raccontano passioni, emozioni e loro degenerazioni, introdotti da neuroscienziati, artisti e studiosi della psiche. Rabbia, violenza, vendetta, conflitti sociali e generazionali: che cosa trasforma un sentimento sano in uno malato? Come l’amore diventa ossessione e degenera in stalking? O il rancore in vendetta? E com’è possibile che le parole possano salvarci dalla violenza? Vi aspettiamo, per parlarne insieme, al cinema LUX Art house di Massagno.
Ingresso gratuito, si consiglia di prenotarsi
PROGRAMMA DELL' EVENTO
LUNEDÌ, 6 NOVEMBRE 20223
RABBIA E VENDETTA
THE INSULT Regia di Ziad Doueiri Con Adel Karam, Rita Hayek, Kamel El Basha, Christine Choueiri, Camille Salameh Libano, 2017, durata 113’
“L’uomo che coltiva per tutta la vita la propria vendetta mantiene le sue ferite sempre aperte” (Francis Bacone). La rabbia è uno stato psichico alterato, può nascere da provocazioni capaci di rimuovere i freni inibitori e porta a una profonda avversione verso qualcosa o qualcuno, non di rado verso se stessi. La vendetta, dal canto suo, è uno stato emozionale complesso, che nasce come reazione al dolore e alla rabbia, e troppo spesso guida i nostri comportamenti, alimentata dai circuiti più antichi del nostro cervello, impedendoci di rimarginare le nostre ferite, come nella storia raccontata dal film di Ziad Doueiri The Insult. Da un banale litigio fra vicini, in un contesto già esplosivo, quello libanese in cui è forte il risentimento sociale, un battibecco e un insulto innescano una spirale di azioni e reazioni con conseguenze drammatiche che vanno oltre il privato. The Insult, film intenso, ricco di sfaccettature, con una sceneggiatura ben scritta, a tratti geniale, è stato candidato all’Oscar e premiato al Festival di Venezia.
RELATORI:
Carlo Calanchini, FMH in psichiatria e psicoterapia forensi, direttore sanitario Ospedale Malcantonese
Marco Viola, filosofo della mente e delle scienze cognitive, Università Roma Tre
LUNEDÌ 13 NOVEMBRE
AMORI MALATI
BRIVIDO NELLA NOTTE Regia di Clint Estwood con Clint Eastwood, John Larch, Jessica Walter e Donna Mills USA, 1971, durata 102’
Si dice che amore e odio siano due facce della stessa medaglia; l’odio può nascere da un amore degenere e sfociare in comportamenti ossessivi verso la persona amata, o in un vero e proprio stalking, fenomeno di cui sono vittime soprattutto le donne, un problema che la terribile piaga dei femminicidi ha messo sempre più al centro dell’attenzione, e che fino a qualche anno fa era sottovalutato. Alla base di questi comportamenti ossessivi ci sono gravi disturbi della personalità, difficili da affrontare e da riconoscere. Con l’aiuto di chi si confronta ogni giorno con storie di violenza e di chi indaga i meccanismi cerebrali che stanno alla base, affronteremo il delicato tema dell’amore e delle sue degenerazioni. Lo stesso tema affrontato anche dal film Brivido nella notte, prima e magistrale prova da regista di Clint Eastwood. Dave Garver (Clint Eastwood), protagonista del film, è un giornalista radiofonico che subisce le incessanti e morbose attenzioni da parte di un’ammiratrice, attenzioni che compromettono il suo fidanzamento e il suo lavoro. Alla fine, la stalker sarà arrestata, ma appena tornata libera, metterà in atto un folle piano per eliminare la fidanzata della sua vittima. Una storia, purtroppo, fin troppo vicina al vero.
RELATORI
Marina Lang, psicologa – psicoterapeuta, responsabile Centro competenze violenza della Polizia Cantonale Ticinese
Sara Palermo, neuroscienziata, Università degli Studi di Torino e Fondazione IRCCS Istituto neurologico Carlo Besta Milano
LUNEDÌ 20 NOVEMBRE
MENTI RIBELLI
THE FREEDOM WRITERS Regia di Richard La Gravenese con Hilary Swank, Patrick Dempsey USA, Germania, 2007, 123’
La ribellione è un sentimento naturale, soprattutto in quelle fasi della vita come l’adolescenza in cui tutto si trasforma, nell’esercizio di affermazione della propria identità; ma spesso questo sentimento può assumere preoccupanti aspetti di violenza, soprattutto laddove si sposa a dinamiche di branco o a condizioni di emarginazione. Ne parleremo con due ospiti che in modo diverso sanno ascoltare questo disagio e valorizzarne le potenzialità. Capire i giovani e far sì che la ribellione non degeneri in comportamenti pericolosi richiede attenzione, ascolto e soluzioni concrete, come quella messa in atto da Erin Gruwell, una giovane insegnante di Long Beach, in California, la cui storia è raccontata dal film The Freedom Writers. Film ispirato e commovente, nonostante il successo oltreoceano, alle nostre latitudini non ha ricevuto l’accoglienza meritata. Erin (Hilary Swank), alle prese con una classe di ragazzi difficili, considerati irrecuperabili, riesce ad appassionarli allo studio, attraverso l’uso della parola scritta, lottando contro le innumerevoli perplessità che circondano il suo approccio educativo. Da quell’esperienza, che risale al 1994, è nata una fondazione, la Freedom writers foundation, che porta la storia e le intuizioni di Erin Gruwell fra i giovani che più ne hanno bisogno.
RELATORI
Andrea Raballo, psichiatra, Università della Svizzera Italiana (USI) e Organizzazione Sociopsichiatrica Cantonale (OSC)